Ravello celebra il Giubileo: omaggio al Beato Bonaventura da Potenza
Otto giorni tra fede, cultura e tradizioni. “Ravello celebra il Giubileo” è il titolo dell’iniziativa che si svolgerà da domani 26 novembre al 3 dicembre, promossa dall’arcidiocesi di Amalfi – Cava de’ Tirreni e dalla Provincia Religiosa dei Frati Minori Conventuali di Napoli, in occasione dei 250 anni dalla beatificazione del Beato Bonaventura da Potenza, avvenuta nel 1775 sono il pontificato di Pio VI.
Si inizia mercoledì 26 novembre, quando alle ore 17, le spoglie del beato, che riposano nel convento di San Francesco, saranno portate in processione fino al Duomo, dichiarato per l’occasione chiesa giubilare. La celebrazione sarà officiata dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo emerito di Firenze. Il corpo del Beato Bonaventura resterà esposto ai fedeli fino a mercoledì 3 dicembre, prima di rientrare al convento.
Tra gli numerosi appuntamenti in programma si segnala sabato 29 novembre, alle ore 17, al Duomo, l’incontro dal titolo “Viaggio alla scoperta del Beato Bonaventura da Potenza”, con interventi dello scrittore Antonio Giordano, di padre Felice Autieri, storico dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali e di Salvatore Amato, direttore dell’Archivio di Stato di Salerno, moderati da Lorenzo Imperato.
“Un appuntamento atteso da tutta la collettività ravellese, da sempre profondamente legata al suo beato – spiega il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier – Attraverso la preghiera e la riflessione, ci prepariamo a vivere un importante momento spirituale e culturale, al quale prenderanno parte cittadini, famiglie, rappresentanti del mondo dell’associazionismo e del volontariato, per riscoprire valori, tradizioni e senso di comunità”.
Nato a Potenza nel 1651, nel centro storico in un vicolo di via Pretoria oggi a lui dedicato, il Beato Bonaventura, al secolo Carlo Antonio Gerardo Lavanga, dopo essersi formato presso il convento di San Francesco a Potenza, inizia il noviziato a Nocera presso i Francescani Frati Minori Conventuali. Non ritornerà più nella sua città natale. La sua intensa attività pastorale, accompagnata da miracoli e prodigi, si sviluppò in Campania soprattutto a Nocera, Ischia e in costiera amalfitana, luoghi dove è molto venerato. Morì a Ravello nel 1711. Le sue spoglie riposano sotto l’altare maggiore della chiesa di San Francesco della città costiera. Il 4 giugno 1770 con decreto sulle eroicità delle virtù, fu dichiarato Venerabile. Il 26 novembre 1775 ci fu la solenne beatificazione in San Pietro. E’ in corso il processo per la canonizzazione.





